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COSA RENDE EFFICACE UN PERCORSO DI PSICOTERAPIA? IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
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Cosa rende efficace una psicoterapia? Come funziona? Questa è una domanda che molte persone si pongono quando iniziano un lavoro su di sé con uno psicoterapeuta. Abbiamo deciso di raccontarvi il nostro modo di lavorare scegliendo, tra i tanti, i tre fattori secondo noi più importanti affinché una psicoterapia possa funzionare. Questo è il nostro approccio al lavoro terapeutico, una visione che abbiamo scelto di abbracciare nella quotidianità del nostro lavoro clinico. Non è stato semplice ridurre un processo così complesso ad una scelta di tre fattori, ma abbiamo selezionato quelli che sentiamo più nostri e che la ricerca scientifica considera come maggiormente rilevanti (quelle che vengono chiamate best practices).
Il primo fattore è la PROFESSIONALITÀ del terapeuta. Andresti mai a farti operare al cuore da un giardiniere? Ecco, quando vai da uno psicoterapeuta gli affidi una parte importantissima di te, quindi è giusto che tu pretenda una giusta formazione e competenza! Lo psicoterapeuta deve avere una formazione adeguata, che prevede, oltre alla laurea in psicologia e allo svolgimento dell'esame di Stato per l’iscrizione all’albo professionale, una scuola di specializzazione in psicoterapia che dura quattro anni dopo la laurea oltre a centinaia di ore di tirocinio pratico. Quando ti rivolgi ad un professionista, non avere paura di chiedere tutte le informazioni che ti servono, qual è la sua formazione, il suo percorso. Puoi anche verificare on line che sia iscritto all’albo!
Nel nostro lavoro quotidiano incontriamo il mondo della persona che abbiamo davanti, la sua vita, la sua storia, incontriamo persone con il loro dolore e le loro paure, e dobbiamo essere in grado di lavorare in questo complesso mondo interno con la professionalità e il rispetto che merita. Poter essere d'aiuto a una persona richiede in primo luogo di essere adeguatamente formati per questo. Un vecchio detto diceva “le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni”. Ecco, non siamo tutti “un po’ psicologi”, così come saper ascoltare o dare buoni consigli non rende un professionista uno psicoterapeuta!
Oltre alla formazione per diventare psicoterapeuta, per noi è fondamentale continuare a studiare e formarsi. Formarsi e studiare non finiscono con il raggiungimento di un titolo, ma continuano per tutta la vita professionale di uno psicoterapeuta, proprio perché il ruolo che ricopre ha a che fare con la parte più intima e preziosa del funzionamento di una persona. Noi, come molti altri colleghi, abbiamo continuato e continuiamo a formarci, per migliorarci e crescere ma anche perché la letteratura scientifica è sempre in costante aggiornamento. Il mondo della psicologia è un mondo in continuo divenire, così come le persone e le difficoltà che si trovano ad affrontare sono in costante cambiamento e sono il riflesso non solo della loro storia individuale ma anche dei cambiamenti sociali e contestuali di cui sono parte.
Il secondo fattore è la RELAZIONE che si crea tra psicoterapeuta e paziente. È una relazione unica ed è paragonabile alle fondamenta di una casa: se non c’è una relazione solida la casa crolla! La relazione si costruisce insieme, un passo alla volta, si crea con fiducia, si costruisce con cura ed è un importante strumento di lavoro. Questo è un breve post divulgativo quindi non approfondiremo il ruolo dell'alleanza terapeutica e del transfert in psicoterapia (magari ci faremo un apposito post!) ma, se ne avete voglia, per rendervi conto di quanto la relazione terapeutica sia rilevante provate a cercare articoli scientifici con queste parole chiave, troverete moltissime ricerche e materiale.
Quello che succede nella relazione tra psicologo e paziente è un aspetto preziosissimo della psicoterapia, perché il paziente porta il cambiamento che sta vivendo grazie alla relazione terapeutica anche al di fuori della stanza di terapia, nella sua vita di tutti i giorni. La relazione che si crea deve essere una relazione che fa sentire il paziente a proprio agio. È una relazione nella quale, secondo noi, è importante stare comodi, sentirsi capiti e accettati per quello che si è! È una relazione che va scelta, e si sceglie ogni seduta, perché il paziente permette allo psicoterapeuta di vedere alcuni aspetti della propria vita personale, della propria vulnerabilità e fragilità e deve sentire di potersi lasciare andare in questa relazione rispettando i propri tempi.
È importante non sentirsi giudicati, sentirsi accolti e sentire che con il terapeuta che hai davanti, con l'andare del tempo, puoi lasciarti andare al punto da dire o intravedere parti di te che forse non permettevi nemmeno a te stesso di vedere prima. Per questo la preparazione del terapeuta e la tecnica sono necessarie ma non sufficienti. È importante che si crei una specie di alchimia particolare tra quel paziente e quel terapeuta. L’immagine che più mi viene in mente è quella dei canoisti, che remano insieme, in una direzione condivisa, trovando il loro ritmo e il loro modo di raggiungere l’obiettivo che si sono prefissi! È importante che la relazione terapeutica ci rispecchi, ci rappresenti il più possibile e ci permetta di sentirci e di poter esprimere liberamente noi stessi.
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Il terzo fattore è la PERSONALIZZAZIONE. All'interno di un percorso di psicoterapia il terapeuta insieme al paziente può decidere di utilizzare alcune tecniche per migliorare l’efficacia della psicoterapia (es. per ridurre un sintomo, accelerare il processo terapeutico etc.). Problematiche diverse come ansia, traumi o depressione possono beneficiare in modo diverso di alcune tecniche (come, ad esempio, le tecniche di rilassamento, l’EMDR, l’ipnosi, etc).
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Il fattore centrale su cui noi cerchiamo di lavorare sempre con attenzione è la personalizzazione: ciò che funziona per me non necessariamente funziona per un'altra persona.
Non solo; uno stesso sintomo, come ad esempio l’ansia, può presentarsi in situazioni completamente differenti tra loro e quindi l’approccio terapeutico va sempre personalizzato tenendo conto di ciò che ci dice la ricerca, la storia e le caratteristiche di una specifica persona e la richiesta per cui si è rivolta a noi. Per questo nessun percorso psicoterapeutico è uguale ad un altro, perché è specifico, su misura, e rispecchia l'unicità di chi stiamo incontrando in quel momento. Ognuno ha la sua strada, la sua storia, il suo viaggio. E, come ogni viaggio, si
comincia con il primo passo!
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